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Il Castello degli Ezzelini a Treviso

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micia gatta
icon1  view post Posted on 3/6/2013, 14:23     +1   -1




L'Italia è pieni di luoghi dal fascino misterioso, ma se volete addentrarvi tra le storie, le leggende e i fenomeni inquietanti di una meta ricca di posti dalle suggestioni sinistre ed oscure, Treviso è la scelta che per voi. La città veneta è, infatti, un concentrato di luoghi misteriosi nei quali ancora oggi si dice che avvengano strani fenomeni. Dal vagare del candido spirito dell'ancella Bianca tra le colline di Susegana, che ebbe la colpa di innamorarsi del marito della sua padrona che la lasciò morire di stenti murata viva, agli strani dolori alla testa che si avvertono in cima alla collina dove riposano le spoglie di Santa Augusta, morta decapitata. I dolori svaniscono infilando la testa nella pietra antichissima che segna il luogo di sepoltura della santa, e pregando per lei.

Un viaggio tra gli enigmi delle città veneta non può, però, che predere il via dall'Abbazia di Santa Maria del Pero di Monastier. O meglio, da quella che un tempo fu l'abbazia. Oggi infatti del luogo di vita e di preghiera dei monaci benedettini del X secolo non rimangono che suggestivi ruderi. Nonostante non siano rimaste che rovine, c'è chi dice che tra di esse la notte succedano cose strane. Si sente il bisbiglire dei monaci e il rumore dei loro passi sulle scale, il suono delle campane che non ci sono più, le lanterne si accendono all'improvviso.

Altra storia, altri misteri. Quelli legati al castello degli Ezzelini che un tempo sorgeva sulla cima del colle che domina la zona di San Zenone. Oggi la dimora non esiste più, ma un tempo ospitava la crudele famiglia degli Ezzelini. Ezzelino III fu un crudele tiranno, la sua storia narra di efferati delitti, torture disumane che non risparmiavano neanche le creature più innocenti e di un fratello che quasi come lui non conosceva la pietà. Solo la sorella era diversa, ma le sue travagliate vicende amorose ed una salute molto cagionevole la rendevano impotente di fronte alle crudeltà e alle bassezze dei suoi familiari. Oggi le anime dei tre fratelli continuano a vagare nelle zona, così come quelle delle vittime delle loro atrocità.

Ma se volete perdervi in un luogo dalle atmosfere magiche, dovete raggiungere il Montello. Qui, tra i suoi suggestivi paesaggi, si dice vivano ancora magiche creature, dai draghi ai basilischi, da dolci fate a spiritelli burloni, come quello del Massariol. A fare da sottofondo musicale, la stridula melodia del violino di un musicista che morì di freddo in quei luoghi. TRATTO da LIBERO VIAGGI
 
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